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Mondovì, Piazza Maggiore

Piazza Maggiore, l’Agorà della città antica

Piazza Maggiore, ovvero il luogo che in passato era al centro della vita politica e amministrativa monregalese, una vera e propria Agorà, che con la sua presenza ha dato il nome al rione, il centro storico della città, con i suoi palazzi più ricchi ed antichi.

La piazza ha una curiosa forma, si articola su due livelli, spezzata in due da una scalinata, che addolcisce la naturale inclinazione del terreno. A fare cerchio intorno alcuni tra gli edifici più belli e importanti della città: il palazzo dei Bressani, in un angolo, con il suo tetto merlato, il palazzo del Governatore, l’antico palazzo di Città, palazzo Fauzone di Germagnano (oggi sede del Museo della ceramica), l’antico collegio dei Gesuiti, per tanti anni sede del Tribunale, e la chiesa di San Francesco Saverio, detta anche della “Missione”

Dal 4 dicembre al 30 aprile: Luci a Piazza

Luci a Piazza, foto di Renata Roattino
Foto di Renata Roattino

Lo show ha preso avvio a dicembre. Piazza Maggiore si illuminerà tutte le sere, con vari temi a seconda del periodo (Natale, San Valentino, Carnevale e così via…). Orari: dalle 18 all’1 di notte una costante proiezione sui palazzi storici, intervallata da uno spettacolo mapping (ogni mezz’ora dalle 18 alle 22) che animerà le facciate barocche, in primis quella dell’Antico Palazzo di Città su cui viene proiettata una sequenza di filmati mappati. Clicca qui per tutte le informazioni

piazza maggiore

La storia

Intorno al centro storico della città, si polarizzarono i primi insediamenti di abitanti provenienti da Vico, Vasco e Carassone. Da allora fu il centro religioso, amministrativo e commerciale. I suoi portici erano tanto affollati e caotici che negli Statuti della Città (1415) si dispose di “tenere sempre sgombri i portici della piazza, in modo che due persone affiancate possano agevolmente passarvi nei due sensi”. Era residenza di autorità e notabili “con molte sontuose abitazioni da grandi portici sostenute” . Piazza Maggiore fin dagli inizi della città è stata il fulcro della vita del rione omonimo, l’agorà dei tempi antichi. Da qui partono le vie principali, lungo le quali si sono sviluppati i principali antichi terzieri. Nel corso dei secoli ha cambiato veste tantissime volte, a partire dalle altezze dei due livelli. Anticamente, è attestata la presenza di un albero e di un pozzo, attorno a cui si svolgevano fiere, processioni, cerimonie.

A inizio Seicento sul lato corto fu costruito quello che oggi è l’Antico Palazzo di Città. Le decorazioni sulla facciata sono originarie del XV secolo. Il palazzo fu sede del Municipio fino agli anni Settanta dell’Ottocento. Una curiosità: in origine, dove oggi c’è l’orologio, c’era l’immagine della Regina del Monte Regale. Quando l’icona religiosa fu eliminata per far posto al quadrante, le proteste furono tanto vibranti da indurre a farla ridipingere nell’attuale posizione.

Oggi ospita mostre, eventi culturali e l’archivio storico del Comune. Altro edificio di estrema importanza di Piazza Maggiore è la Chiesa della Missione, realizzata dai Gesuiti e dedicata a San Francesco Saverio. L’edificio fu progettato dall’architetto Giovenale Boetto e iniziato nel 1665. Per costruirla si dovettero abbattere le case che incorniciavano la piazza dal lato meridionale, con ben sei arcate di portici. La chiesa è collegata con il collegio settecentesco, che in seguito ha ospitato il tribunale cittadino. La denominazione legata alla “Missione” è relativa al passaggio della chiesa alla Congregazione della Missione di San Vincenzo De’ Paoli. La facciata della chiesa è in arenaria, con una struttura caratterizzata da ordini sovrapposti. All’interno è caratterizzata da una navata unica, su pianta rettangolare. Un’impostazione semplice in cui abbondano elementi architettonici e elementi pittorici, con un colpo d’occhio d’insieme di grande suggesione. La decorazione pittorica di Andrea Pozzo fu realizzata tra il 1675 e il 1679. In chiesa è vacante il posto dell’organo: in seguito alle spoliazioni dell’epoca napoleonica fu trasferito nella Parrocchiale di Pianfei. Tra le maggiori curiosità presenti in chiesa c’è la macchina dell’altare maggiore, una struttura in legno che domina il presbiterio, con un immagine di San Francesco dipinta. Si tratta forse dell’unica macchina di questo tipo superstite in Europa. L’altare a sinistra è dedicato al fondatore dei Gesuiti, Ignazio di Loyola , è di scuola genovese e risale all’inizio del Settecento.

Sotto l’arcata che unisce la chiesa al collegio, si vede in prospettiva un piccolo edificio, addossato alle costruzioni. Si tratta dell’antica tipografia vescovile, che fu un punto di riferimento per la formazione professionale nell’arte tipografica monregalese.

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Infopoint - Viaggio nel Monte Regale

Piazza Maggiore a Mondovì, come raggiungerla

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