L’antico Borgo fortificato di PRIERO – Vita, fede e potere nel cuore medievale del Cevetta

testo di SEBASTIANO CARRARA
Il Comune di Priero, sito nella valle Cevetta, nei pressi del confine con la Liguria, è un esempio di grande interesse per indagare i processi di trasformazione di un abitato nel corso del Medioevo: grazie allo studio delle fonti documentali e delle testimonianze toponomastiche e materiali, possiamo arrivare a delineare le caratteristiche e le evoluzioni dei diversi centri che, nel corso dei secoli, hanno contraddistinto il territorio urbano e periferico.
La più antica menzione di Priero si trova in un documento del 1033, in cui viene descritta la dotazione del monastero di Santa Maria di Castiglione, presso Parma; nel testo viene, infatti, menzionato un Prieli. Successivamente, nel 1134, troviamo nelle fonti un riferimento a «Otto vicecomes Prierio», un funzionario della Marca aleramica di Savona.
Per studiare il territorio di questo Comune, riveste una grande importanza individuare la collocazione della «plebs de Priero», da sempre identificata con Santa Maria del Poggio. Nelle visite pastorali, come quella del vescovo Marino del 1573, viene citata la chiesa di Sant’Antonio nel borgo nuovo, nella quale, come viene specificato, si amministravano i sacramenti per la comodità del popolo; ma era in un’altra chiesa, quella di San Giuliano, in frazione Campetto, ove aveva sede la parrocchia in cui risiedeva l’arciprete e venivano seppelliti i morti. Da queste informazioni possiamo, dunque, dedurre che Santa Maria fosse la cappella sita all’interno della cinta del castello medievale, mentre San Giuliano a Campetto la sede della pieve medievale. Proprio in questa frazione, a fianco della strada per Castelnuovo di Ceva, la toponomastica ci indica un luogo detto “castello”: si può ipotizzare che, a poche centinaia di metri da San Giuliano, ci fosse un abitato fortificato, un insediamento precedente tanto al borgo del Poggio quanto a quello nuovo a valle.

La «villa et castrum Prierii» sul Poggio viene menzionata tra le terre cedute nel 1295 da Giorgio il Nano al Comune di Asti: la conformazione dell’insediamento e i resti murari confermano la presenza di un castello con una torre principale sulla parte più alta, sopra la grande cisterna ancora presente, con una cinta muraria a protezione delle case e della chiesa di Santa Maria, collocata nella parte più in basso, dove oggi si trova ancora intatta una torre di spalto a gola aperta.
Evento spartiacque nella storia di Priero è la nascita del borgo nuovo, voluta dai signori e dagli abitanti del luogo nell’anno 1387, dopo una lunga sequela di liti e querele. Un insediamento di forma quasi quadrangolare a ridosso del torrente Cevetta, posto sull’asse viario che collega Ceva e Savona, caratterizzato da una via centrale porticata e da tre porte di accesso: porta Soprana, Sottana e Ferrera.
Questa fondazione, concepita con un impianto regolare, viene a inserirsi, con ogni probabilità, in un contesto già significativamente caratterizzato dalla presenza di edifici preesistenti; fatto quest’ultimo che spiegherebbe la configurazione irregolare dell’attuale via XX Settembre.
Priero è uno degli abitati che meglio conservano le caratteristiche e la struttura originale della villanova: l’impianto della cinta muraria con le quattro torri angolari, la via centrale porticata, i lotti dei fabbricati regolari (5 metri di affaccio sulla strada, 12 di profondità negli edifici con portico e 10 in quelli senza). Solo l’area della parrocchiale ha subito significative modifiche nel corso dei secoli: la chiesa medievale, di cui rimane oggi visibile esclusivamente il campanile, è stata sostituita da una costruzione settecentesca e un lotto di case è stato abbattuto per realizzare la piazza antistante.
Per quanto riguarda la capacità abitativa, si calcola la presenza di circa 190 alloggi unifamiliari per una popolazione stimata di quasi 800 individui.
La via centrale porticata si configurava come luogo ideale per i commerci e i mercati. Tra le quattro torri angolari spicca per le dimensioni assolutamente maggiori quella sita a nord-est: su di essa si imperniava la struttura difensiva del borgo, dalla quale, grazie ai suoi 36 metri di altezza, si poteva controllare tutto il territorio circostante. Da questo si evince bene che la difesa dell’abitato fosse garantita anche senza la presenza di un castello: nonostante la sua costruzione fosse stata prevista in un documento del 1387, il palazzo signorile attuale presenta le caratteristiche di un edificio eretto solo in pieno XVI secolo.

Viaggio nel tempo: il Borgo di Rocca de’ Baldi com’era
Cosa vedere a Priero e dintorni
• Il borgo medievale
• Parrocchiale di Sant’Antonio Abate
• Pieve di Santa Maria – Con Google Maps qui
• Chiesa di San Giuliano (in località Campetto) – Con Google Maps qui
• Cappella di San Pietro
• Santuario della Beata Vergine della Sanità: fu edificato in seguito al voto fatto dai prieresi ai tempi della peste che desolò il Piemonte dal 1605 al 1634. Ad esso è legata la festa tra fine agosto e inizio settembre, con stand espositivi e culturali, grandi e piccoli animali, artigianato artistico e antichi mestieri.
• Torre Maestra: è visitabile su prenotazione.
Durata della visita: 1h15
Punto di ritrovo: piazza della Chiesa di S. Antonio
È possibile aggiungere la visita al borgo e alle sue chiese.
Info:
📞 333 1714232
✉️ info@prieroturismo.it
🌐 www.prieroturismo.it
• Info dettagliate: www.comune.priero.cn.it/Guidadettagli
Bibliografia di riferimento – L’Antico Borgo fortificato PRIERO
- Borghi nuovi: paesaggi urbani del Piemonte sud-occidentale, XIII-XV secolo, a cura di Rinaldo Comba, Andrea Longhi, Riccardo Rao, Cuneo, Società per gli Studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, (2015)
- Una carta trecentesca di franchigia del marchesato di Ceva: la rifondazione del burgus Prierii (1387). Comino Giancarlo, Bollettino della Società per gli Studi storici archeologici ed artistici della provincia di Cuneo vol. 150 (2014) p. 133-160
- Atlante Castellano. Strutture fortificate della provincia di Cuneo, a cura di Micaela Viglino Davico, Andrea Bruno jr., Enrico Lusso, Gian Giorgio Massara, Francesco Novelli, CELID 2009
Trova il Borgo fortificato di Priero con Google Maps
