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ROCCA DE’ BALDI – Il Borgo tra Storia, Signorie e strade medievali

Borgo Rocca de Baldi
testo di SEBASTIANO CARRARA

Il borgo di Rocca de’ Baldi sorge su un terrazzo alluvionale circondato dai torrenti Pesio e Pogliola, che ne delimitano la caratteristica forma a cuneo, incontrandosi proprio alla sua base. Un territorio che in epoca romana faceva parte dell’ager del municipio di Augusta Bagiennorum e, nell’Alto Medioevo, del comitato di Bredulo.

Nei primi secoli del Basso Medioevo, quest’area era controllata dal consortile dei signori di Morozzo, appartenenti a una famiglia di origine franca, divisa in vari rami (Brusaporcelli, Puliselli e Morozzo), che annoverava tra i suoi più antichi antenati un Eremperto, figlio di Gezone de’ Stolezano, già citato in un documento della fine del X secolo.

I signori di Morozzo vissero, tra XIII e XIV secolo, una progressiva crisi che nel 1319 li portò alla perdita del loro castello eponimo. Un processo avviato oltre un secolo prima, a seguito della nascita dei Comuni di Cuneo e, in particolare, di Mondovì (anno 1198), che aveva già favorito la fondazione del borgo nuovo di Rocca de’ Baldi.

Citato per la prima volta in un documento del 1240, l’abitato può con ragionevolezza essere attribuito alla volontà del Comune di Mondovì di presidiare il nascente territorio di propria competenza, il districtus, con l’obiettivo di ampliare le aree di coltivazione e incentivare lo sviluppo di nuovi centri abitati.

Castello Rocca De Baldi Disegno Di Mattia E Marco Boetti COPYRIGHT
Illustrazione © Mattia e Marco Boetti

Un’area di importanza agricola, ma anche caratterizzata da una forte valenza viaria, come dimostra la presenza – a ridosso dell’abitato – della cappella della Crocetta, posta all’incrocio (confurcium) della strada da Morozzo verso Mondovì.

La struttura insediativa prende forma nel corso degli anni Quaranta del Duecento: tre persone sono incaricate come electi donatores seu livratores de sediminibus sitis in Roca Ubaldi, precepto domini Brexani, di assegnare un sedime nel borgo a un tale Pagano di Lisio, dividendo in due un lotto più ampio.

Dagli statuti del XV secolo possiamo ricavare elementi utili per provare a ricostruire la struttura dell’abitato: la platea, la via lungo la quale sorgono i portici, il forno, la porta d’ingresso al borgo e la torre dalla quale il guardiano controllava le campagne circostanti – identificabile probabilmente nella torre civica, più che in quella del castello.

Quest’ultima nasce come ingresso al paese e solo successivamente viene inglobata nell’edificio. Il castello non nasce come struttura legata a un signore locale, ma come sede dei rappresentanti del Comune di Mondovì, e successivamente dei castellani sabaudi e dei vari signori feudatari del luogo.

Il nome Rocca de’ Baldi sembra derivare dal latino Roca Ubaudi, probabilmente riferito a uno dei fondatori del luogo. Tale denominazione ha avuto numerose varianti: nei documenti sono attestate le forme Rocha Ubaldi (1247–1255), Rocham Baudorum (1260), Rocha de’ Baudis (1297), Roche Baudorum (1448) e infine Rocca de’ Baldi.

A partire dagli anni Cinquanta del XIII secolo si impone quasi sempre la forma Roca de Baudis o Roca Baudorum, che diventa prevalente a partire dal secolo successivo.


Viaggi nel tempo: il Borgo di Rocca de’ Baldi com’era


Il Castello

Castello Rocca De Baldi

Il castello, originariamente edificato come fortificazione difensiva, si trasformò nel corso dei secoli in un palazzo residenziale. La torre del XIII secolo, a merlatura ghibellina, faceva parte di una struttura difensiva collegata alla cinta muraria, che includeva una porta d’ingresso al borgo. Nel tempo, il castello subì varie modifiche, a partire dal suo ingrandimento nel Seicento, quando la famiglia Morozzo lo ereditò e lo ristrutturò, aggiungendo un nuovo corpo di fabbrica con portale dorico e scalone.

L’intero edificio fu ulteriormente ampliato nel 1710 grazie al progetto dell’architetto Francesco Gallo, con la costruzione di un’ala aggiuntiva – oggi di colore rosa – e con l’inserimento di nuove sale rivolte verso il parco. Il castello rimase residenza dei Marchesi Morozzo fino al 1823, segnando un importante passaggio dalla sua originaria funzione difensiva alla sua destinazione residenziale. Gli interventi di restauro e ristrutturazione nel corso dei secoli hanno portato alla sua attuale struttura, evidenziando un affascinante connubio tra storia, architettura e restauro.


Castello di Rocca de' Baldi

Rocca De Baldi cappella Crocetta

La cappella della Crocetta

Situata appena fuori dal centro di Rocca de’ Baldi, la cappella è un affascinante esempio di architettura medievale. Costruita prima del XV secolo, conserva pregiati affreschi risalenti alla fine del 1300 e all’inizio del 1400, tra cui il Cristo Pantocratore circondato da angeli e scene significative come l’Annunciazione e la Dormitio Virginis. Il ciclo pittorico, attribuito al cosiddetto “Maestro di Rocca de’ Baldi”, evidenzia una grande raffinatezza stilistica e un’influenza artistica di rilievo. Tra le opere più affascinanti si distingue la rappresentazione dei tre arcangeli: Michele, Raffaele e Gabriele, quest’ultimo con il giglio, suo attributo iconografico. La cappella, che un tempo faceva parte di una chiesa più grande, è caratterizzata da una struttura semplice ma elegante, con una volta a crociera e un portico poco profondo.


La Badia di Santa Maria

La Badia di Santa Maria del Castello di Rocca de’ Baldi è un sito storico di rilievo, con radici in un antico culto religioso. Sorge in posizione strategica sulla valletta del Pesio ed è un significativo esempio di architettura religiosa seicentesca. L’origine si lega a un pilone dedicato alla Vergine del Carmelo, simbolo di devozione popolare. L’attuale complesso, progettato da Giovenale Boetto di Fossano, fu costruito per volontà dell’abate Ludovico: i lavori iniziarono nel 1660 e terminarono nel 1668. Nei secoli, la struttura subì varie modifiche, diventando nell’Ottocento la residenza della famiglia Morozzo, che vi apportò ulteriori cambiamenti. Il nucleo originario della chiesa è ancora visibile, affiancato da un giardino che arricchisce il complesso. Nel XIX secolo fu aggiunto un corpo edilizio, sede dell’accesso principale. Oggi la Badia è un importante punto di riferimento storico, culturale e religioso.

Borgo Rocca de Baldi badia

Museo Storico-Etnografico “Augusto Doro”

Museo Doro Borgo Rocca de Baldi

Il Museo Storico-Etnografico “Augusto Doro” si trova al secondo piano del Castello di Rocca de’ Baldi, ed è un’importante testimonianza della cultura e delle tradizioni contadine delle valli cuneesi. La collezione, frutto del lavoro instancabile di Augusto Doro, offre uno spaccato significativo della vita rurale, con una particolare attenzione agli oggetti legati al lavoro agricolo tradizionale. La curatela scientifica è stata portata avanti dalla Società di Studi Storici della provincia di Cuneo. Il Museo racconta non solo la storia della provincia granda, ma anche l’evoluzione del territorio e delle tecniche agricole nel corso dei secoli. Le sale espositive si arricchiscono con documenti storici, tavole d’archivio e opere d’arte che evocano la cultura e le tradizioni locali. L’approfondimento delle radici culturali della zona viene reso ancora più ricco dalle donazioni che hanno ampliato la collezione nel tempo, rendendo il Museo una risorsa sempre più preziosa per la comunità e per i visitatori. Il trasferimento della collezione al Castello di Rocca de’ Baldi nel 1996 ha rappresentato un passaggio fondamentale per la realizzazione di questo progetto museale, che oggi si presenta come un luogo di grande valore culturale e storico.


Tramonti

Cosa vedere nel Borgo di Rocca de’ Baldi e dintorni

museo cantina borgo rocca de baldi crava

Rocca de’ Baldi, incastonata nel cuore del Piemonte, è una meta ideale per gli amanti della storia, dell’arte e della natura. Questi i nostri suggerimenti per una visita allo splendido borgo.

  • Castello e Museo Storico Etnografico “Augusto Doro” (tel. 0171.698749; info@museodoro.it; museodoro.org).
  • Chiesa di S. Marco Evangelista
  • Cappella della Crocetta
  • Riserva Naturale di Crava Morozzo: un’oasi naturale, istituita nel 1987, copre circa 300 ettari ed è un paradiso per gli appassionati di birdwatching, ospitando oltre 135 specie di uccelli. Un percorso naturalistico permette di esplorare la ricca biodiversità della zona. Info qui
  • Museo “La Cantina” (nella foto): racconta la storia della produzione del vino nella zona e offre una panoramica completa sui processi di vinificazione, con mostre interattive e degustazioni di vini locali. Per informazioni chiamare la famiglia Pagliano ai numeri 333-6883934, 0174-587176.
  • Eventi: Fiera d’Autunno – Antica Fiera del Fagiolo (settembre), Festa dei Bergè (ottobre), Presepe vivente (dicembre)

Bibliografia di riferimento – Il Borgo di Rocca de’ Baldi

  • Atlante Castellano. Strutture fortificate della provincia di Cuneo, a cura di Micaela Viglino Davico, Andrea Bruno jr., Enrico Lusso, Gian Giorgio Massara, Francesco Novelli, CELID 2009
  • Borghi nuovi. Paesaggi urbani del Piemonte sud-occidentale. XIII–XV secolo, a cura di Rinaldo Comba, Andrea Longhi, Riccardo Rao, Società per gli Studi Storici, Archeologici ed Artistici della Provincia di Cuneo, 2015

Trova il Castello di Rocca de’ Baldi con Google Maps

ROCCA DE’ BALDI – Il Borgo tra Storia, Signorie e strade medievali


  • Scopri qui gli altri manieri, torri e borghi fortificati del progetto “La via dei Castelli”
  • Qui un reportage dal medioevo con gli affreschi del Monregalese
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